Intervista ad alcuni commercianti di Pianoro

Massimo Bena e sua moglie Giulia, Trattoria Da Massimino a Pianoro

Perché avete scelto di vivere a Pianoro?

Massimo: prima di arrivare a Pianoro ho lavorato in giro per l’Italia, il ristorante “Vanes” a Livergnano, gestito dal 2009 al 2013, è stata la prima esperienza come attività in proprio, avevamo una bella cucina e un’enorme veranda. Siamo arrivati a Pianoro grazie al Comune che ci ha cercati per chiederci di venire ad aprire un ristorante qui nel nuovo centro: è nato “Da Massimino”; senza l’aiuto del Comune forse non saremmo riusciti a venire qui, abbiamo fatto una scommessa assieme all’amministrazione che ha creduto in noi. Scommessa vinta!

Giulia: io abito a Rastignano da quando avevo 18 anni, Massimo è arrivato a Pianoro per amore, e assieme abbiamo avviato la nostra attività lavorativa e abbiamo scelto Pianoro .

Perché state bene a Pianoro? Cosa vi piace del Comune?

La qualità di vita di Pianoro ha fatto sì che comprassimo l’attività qui, per noi che abbiamo dei bambini è un territorio impagabile. Del nostro Comune ci piace il poter vivere circondati dal verde, è una città a misura d’uomo, c’è tutto quello che cerchi, non manca quasi nulla e anzi offre molti servizi.

Cosa vi piacerebbe che facesse di più il Comune in termini di servizi?

Secondo noi quel che manca è il controllo sui ragazzini un po’ più vivaci, più educazione civica rivolta ai ragazzi, più controlli da parte delle forze dell’ordine; mi piacerebbe che il nuovo centro fosse mantenuto più pulito. Vorremmo inoltre un servizio pubblico più attivo, attraverso un incremento delle corse di treni e autobus perché dopo le 7 di sera non ci sono più corse.

Il 26 maggio si vota per il rinnovo della carica di Sindaco e dell’amministrazione comunale, cosa vi aspettate da queste elezioni?

Vorrei un sindaco più presente. Ultimamente, per esempio, hanno tolto molti giochi al parco.

Beniamino Baleotti, proprietario Atelier Il Re della Sfoglia, piazza dei Martiri a Pianoro

Come mai ha scelto di aprire la sua attività a Pianoro?

Abito sulle colline di Pianoro con la mia famiglia da più di 30 anni, è un posto magnifico dove stare in maniera comoda e sana; ho deciso di aprire qui la mia attività perché innanzitutto a Pianoro mancava un pastificio e poi perché è importante mantenere e dare continuità alla tradizione bolognese e alle nostre arti; ormai si trovano solo prodotti industriali, il prodotto fatto al mattarello come si faceva una volta è difficile da trovare. L’idea ha funzionato molto, in più, avendo la vetrina proprio sulla piazza del paese la gente che passa si ferma incantata a guardare quest’arte della pasta fatta al mattarello; mi sembra davvero una cosa buona aver potuto aprire un negozio in piazza, dopo un anno la gente è contenta e io sono soddisfatto.

Si trova bene a Pianoro? C’è qualcosa che le piace particolarmente del Comune e del territorio?

Sì, a Pianoro si sta bene, mi piace molto il territorio collinare, il verde, la vivibilità e anche la sicurezza; la parte nuova del centro ha dato sicuramente un tocco in più al paese, anche per i giovani e per una rinascita generale del Comune.

C’è qualcosa che le piacerebbe venisse fatto dal Comune su Pianoro, qualche idea in particolare che le piacerebbe venisse realizzata dalla futura amministrazione comunale?

Mi piacerebbe che venissero incentivati nuovi progetti per il mantenimento delle tradizioni dei nostri territori ma che allo stesso coinvolgessero le giovani generazioni, sia come clienti che come imprenditori, magari agevolando l’imprenditoria giovanile: progetti che sponsorizzassero maggiormente le attività presenti sul nostro territorio favorendo il turismo enogastronomico, cercando di spingere sulle nostre aziende locali, raccontarle e cercare di fare più aggregazioni fra i vari produttori locali con ristoratori e negozianti. Mi piacerebbe anche organizzare un “festival della sfoglia” coinvolgendo le eccellenze della pasta fatta in casa nel bolognese e anche quelle italiane per portare la sfoglia in strada.

Massimo di Lucca , Tabaccheria della Piazza, piazza dei Martiri a Pianoro

Come mai ha scelto Pianoro?

Mi sono trasferito a Pianoro con i miei genitori nel 1981; ho scelto di continuare a vivere qui perché è un paesino accogliente dove si vive bene e anche ben servito dai mezzi pubblici, inoltre ho trovato lavoro qui e per questo ho deciso di non spostarmi.

Perché sta bene a Pianoro?

La qualità della vita è abbastanza buona e andare a cercare altrove quello che posso trovare a Pianoro non aveva senso anche perché avere il lavoro vicino a casa è impagabile.

Quando ha deciso di trasferire la sua attività commerciale da Carteria avrebbe potuto fare un’altra scelta e andare verso Bologna: ha scelto di rimanere nel Comune di Pianoro.

Sì, la scelta è stata dettata dal fatto della vicinanza a casa e dalla possibilità di poter rilavare una tabaccheria nella piazza del centro di Pianoro, una posizione molto favorevole.

C’è qualcosa che le piace particolarmente del Comune a livello di servizi?

Mi trovo abbastanza bene con tutto, credo che la qualità della vita a Pianoro sia piuttosto elevata ma c’è sempre la possibilità di migliorare come in tutte le cose, però guardandoci intorno possiamo ritenerci fortunati.

Cosa le piacerebbe che facesse il Comune di Pianoro per migliorare in termine di servizi?

Coinvolgere maggiormente la cittadinanza attraverso i social network e delle app specifiche per far sì che i problemi emergano più in fretta e compatibilmente con le disponibilità economiche del Comune poter intervenire in maniera più tempestiva.

Non essendo residente nel Comune di Pianoro ma avendo un’attività commerciale sul territorio cosa si aspetti dalle prossime elezioni amministrative?

Non voto a Pianoro ma da quando sono qui ho notato che le amministrazioni che si sono susseguite hanno sempre cercato un dialogo con la cittadinanza cercando di coinvolgerla, risolvere le problematiche e migliorare, anche sbagliando a volte, ma solo chi non lavora non sbaglia: secondo me tutte le amministrazioni in questi anni hanno sempre fatto bene, spero che si continui con questa linea.

Due giovani donne al voto

Erika Capaldi, lei è nata a Pianoro e vive qui da sempre. Come si trova?

Sì, sono nata qui. Io vivo bene a Pianoro perché è un paese molto tranquillo ed è abbastanza comodo se si vuole raggiungere il centro.

Cosa le piacerebbe che facesse il Comune di Pianoro per migliorare in termine di servizi?

Mi piacerebbe che i semafori fossero sempre funzionanti perché molte mattine li trovo spenti. Mi piacerebbero, inoltre, maggiori controlli stradali perché gli automobilisti sfrecciano veloci, passano col rosso e più volte ho rischiato di essere investita. Mi piacerebbero anche più servizi per i giovani come consultori, psicologi e sportelli sociali. Sarebbe bello anche che Rastignano fosse un po’ più viva.

Il voto si avvicina. Perché voterà Franca Filippini per il Centrosinistra?

Trovo le sue idee affini alle mie. Mi piace molto come persona e so che in questi anni, da amministratrice, si è data tanto da fare per il nostro territorio.

Alice Fortunati, 18 anni, per la prima volta al voto Perché sta bene a Pianoro? Cosa le piace del suo Comune?

Sinceramente non sono spesso a Pianoro, poiché il liceo mi porta più spesso a Bologna, quindi non ho un contatto continuo con il paese. Nonostante ciò ho frequentato elementari e medie qui e sono affezionata a questo ambiente.

Cosa le piacerebbe che facesse di più il suo Comune in termini di servizi?

Il problema principale, soprattutto nel mio caso particolare, è la connessione fra il Comune e le sue frazioni. Botteghino, di fatto, è quasi completamente scollegata (se non mi sbaglio c’è una sola corsa che porta a Pianoro al giorno) ed è quindi incredibilmente difficile per qualcuno, senza un proprio mezzo, raggiungere il centro.

Alice, è al suo primo voto, come si sente?

Non sono nervosa per il primo voto, soprattutto per le comunali dove tutto è abbastanza chiaro. Non mi provoca grandi emozioni ma sono felice di poter esprimere la mia opinione ufficialmente.

Perché voterà Franca Filippini alle prossime amministrative? Cosa si aspetta? 

Ho incontrato sia Franca che alcuni dei suoi candidati e mi sembrano persone affidabili e intelligenti. Penso anche che una squadra formata da giovani, ma guidata da qualcuno con esperienza sia un buon modo per dare un tono più fresco al nostro Comune.

Rita Zironi – Bar Valentina – “Franca mi piace, fa molto per il suo Comune”

Rita Zironi, proprietaria Bar Valentina, piazzetta Falcone Borsellino Pianoro

Perché ha scelto di vivere a Pianoro?

Sono nata a Pianoro vecchio, da una famiglia storica, la famiglia Rocca, poi quando mi sono sposata sono andata ad abitare nel Comune di Monzuno, ma la maggior parte del tempo la passo a Pianoro, quindi  quotidianamente usufruisco dei servizi pianoresi, perché sono sempre qui, anche il medico.

Sta bene a Pianoro?

Sto molto bene a Pianoro, perché si vive bene è un paese a misura d’uomo, con molti servizi, vicino alla città, infatti ho aperto due attività qui nel comune.

Cosa le piace del Comune nel quale lavora e svolge la sua attività?

La cosa sicuramente più bella del Comune di Pianoro è il suo territorio, viviamo ad un passo dalla città ma con tanto verde attorno; è un paese tranquillo, dove violenza e degrado non esistono.

Sono stata la prima ad aprire l’attività nel nuovo centro dopo la ristrutturazione, è stato rischioso ma ci credevo molto, ho investito tanto su questa attività e oggi dopo 10 anni dall’apertura posso ritenermi soddisfatta della scelta fatta; l’idea di ampliarci e spostarci dalla Piazza dei Martiri è stata motivata dal fatto che a mio parere le attività commerciali per funzionare debbano continuamente rinnovarsi, non si può stare seduti ad aspettare che qualcuno faccia qualcosa per te, bisogna rimboccarsi le maniche e darsi da fare, perché il mondo si evolve continuamente.

Come per esempio il progetto che abbiamo avviato relativamente alla somministrazione dell’acqua gratuita, nata da una idea di mia nipote di 5 anni. Si tratta di eliminare la vendita delle bottigliette di plastica, proponendo l’acqua gratuita nelle caraffe di vetro anche a chi viene a pranzo, dando la possibilità di riempire gratuitamente la propria borraccia. L’idea funziona, bisogna investire in una pubblicità costruttiva, sana, che fa bene a tutti, per attirare anche nuova clientela più attenta e responsabile.

In vista delle prossime elezioni comunali cosa pensa della candidata sindaca Franca Filippini?

Franca mi piace molto. Se abitassi a Pianoro la voterei sicuramente, fa molto per il suo Comune; con lei condivido alcuni progetti soprattutto legati al Centro Giusti con il quale collaboro da anni. Con Franca e Andreina Cavazza (responsabile del Centro) organizziamo molti eventi ed attività, come l’iniziativa legata agli abiti da sposa e gli eventi estivi. Quest’anno organizzeremo alcune serate a tema: la serata pakistana, la serata africana, la serata messicana a seconda delle comunità presenti al Centro Giusti.

Paolo Fresu, sostengo Franca ‘cittadina attiva’ 

Paolo Fresu, il jazzista che ha scelto Pianoro

Vive tra Pianoro, Parigi e la sua Sardegna dove è nato nel 1961. Abbiamo incontrato Paolo Fresu, trombettista, considerato una vera e propria icona del jazz italiano e internazionale.

Perché ha scelto di vivere a Pianoro?

Perché ci sto bene con la mia famiglia ed è una cittadina a misura d’uomo, con tanto verde e buoni servizi oltre che essere vicina a una città più grande come Bologna.

Perché sostiena Franca Filippini?

Perché ritengo che, oltre a garantire e accrescere i servizi di cui i pianorensi hanno bisogno, sia in grado di offrire attenzione verso quella politica sociale e culturale che sta venendo a mancare nel nostro paese. Del resto lo ha dimostrato più volte in questi anni in cui è stata vicesindaco e assessore. Partecipando attivamente alla vita di Pianoro da ‘cittadina attiva’ ancora prima che da amministratore con volontà, serietà e umiltà.

Samuele Polga: voterò Franca, pianorese doc

Pianoro con la sua tranquillità e la propria gente emana una brezza che mi scorre dentro facendomi sentire a casa. Sono nato a Pianoro e tutt’ora vivo qui. Considero il paese come la spalla su cui piangere, l’amico che ci sarà sempre, per me, pronto ad ascoltarmi. Vivo bene a Pianoro.

Mi piacerebbe vedere più eventi come mercatini, più corsi di formazione, più possibilità di praticare altri tipi di sport poco comuni.

Voterò Franca Filippini come sindaco, come amica e come donna: una pianorese purosangue con alle spalle una grande esperienza da consigliere comunale e attuale vicesindaco.

Persona deliziosa e piena di energie, con la testa sulle spalle, caratterizzata da una disponibilità verso tutti e tutto, senza limiti. Ho piena fiducia in lei e nelle sue capacità.

Samuele Polga

L’amico Nino ci ha lasciato

Ha deciso d’andarsene il giorno della ricorrenza della donna- l’8 marzo

Forse era destino che avvenisse in questa data. La donna per lui è sempre stata una figura significativa. La moglie che ha tanto amato e che lo ha lasciato prematuramente lo ha segnato profondamente, Quando parlava della sua mamma, ancora in vita, lo si vedeva raggiante nel ricordare il compimento dei 100 anni.

Uomo di grande personalità, sempre disponibile ad aiutare gli altri. Non c’era iniziativa benefica che non lo vedesse coinvolto. Non sapeva dire no, era sempre pronto ad aiutare chi era in difficoltà.

Durante il periodo estivo diventava il referente esclusivo per coloro che apprezzavano la sua produzione di frutta e verdura. Si arrabbiava tantissimo quando la stagione metereologica gli era avversa perché non poteva raccogliere i suoi prodotti.

Amante della cucina, era diventato un ottimo cuoco, specializzazione acquisita casualmente in un periodo della sua vita lavorativa; ha, infatti, saputo deliziare molte persone durante le iniziative benefiche, esprimendo tutta la sua capacità culinaria, raggiungendo l’apice con il piatto delle sue “crespelle” che lo rendevano “mitico” al cospetto dei commensali.

Era un grande organizzatore della cucina, ma se le cose non andavano come lui voleva si faceva sentire con un modo tutto suo.

Al sindacato dei pensionati SPI, sempre come volontario, ha dato tanto, prima come operatore alla tutela poi come referente del tesseramento e organizzatore delle gite per gli iscritti al sindacato SPI.

Per quattro anni consecutivi la Lega SPI di Pianoro, di cui lui faceva parte, ha raggiunto il 100% del tesseramento e quando è stato premiato dal Segretario nazionale dello SPI si vedeva quanto era orgoglioso di appartenere a questa organizzazione.

Questo era Nino, unico nel suo genere, con un cuore grandissimo, tanto grande che molto probabilmente proprio questo è stata la causa che lo ha fatto raggiungere prematuramente la moglie.

Ciao Nino ci mancherai, come mancherai ai tanti amici e parenti che ti hanno voluto bene. Riposa in pace.

 

Erio Frison, segretario della Lega SPI-CGIL di Pianoro

Gettone dal governo? Una mossa pre elettorale

Tempistiche strettissime e moltissimi aspetti critici: il decreto che assegna risorse ai Comuni, voluto dal Ministero dell’Interno, sembrava essere una nota positiva per le finanze della pubblica amministrazione ma appare più che altro una mossa pre-elettorale di difficile sfruttamento da parte degli enti locali. Un’abile mossa “acchiappa consenso” che rischia di diventare un boomerang.

Ma andiamo con ordine. Il 10 Gennaio 2019 il Ministero dell’Interno ha pubblicato il Decreto che assegna per l’anno 2019, ai comuni con meno di 20 mila abitanti, contributi per la realizzazione di investimenti di messa in sicurezza di edifici e infrastrutture come scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale.

Il contributo viene assegnato a tutti i comuni in misura differenziata sulla base della popolazione, pertanto il Comune di Pianoro, avendo una popolazione di circa 17.000 abitanti, ha diritto, secondo quanto stabilito dal Decreto in oggetto, ad un contributo di 100.000 euro.

Una cifra sicuramente non risolutiva per i tanti interventi di manutenzione straordinaria che ogni anno un comune come Pianoro deve affrontare, ma nemmeno irrisoria, che permetterebbe di realizzare qualche miglioramento strutturale soprattutto in termini di edilizia scolastica. Tutto vero se non fosse per le numerose criticità che emergono analizzando in modo puntuale il Decreto, che in realtà risulta di difficile attuazione soprattutto per le tempistiche imposte…

Prima di tutto il contributo, essendo stato assegnato il 22 Gennaio 2019 e dovendo avviare i lavori entro il 15 Maggio 2019, difficilmente potrà essere utilizzato per interventi strutturali sulle scuole perché come ben noto chiudono solo nel mese di giugno e per ragioni legate anche alla sicurezza degli studenti non si può intervenire negli edifici scolastici prima della loro chiusura per la pausa estiva.

In secondo luogo, per poter ricevere l’anticipo del 50% (50.000,00€) i lavori devono essere tassativamente avviati entro il 15 maggio 2019.

Infine, il restante 50% del contributo, erogato previa trasmissione del certificato di collaudo dell’opera, non è certo che venga erogato, perché potrebbe cambiare il Governo e quindi le disposizioni, pertanto il Comune fino al ricevimento del Saldo dovrà mettere a bilancio l’investimento e anticipare la cifra relativa.

L’attuale amministrazione comunale, nonostante le sopraccitate problematiche, ha già inserito il contributo di 100.000 euro nella variazione di bilancio per le annualità 2019 e 2020 – approvata nella seduta consigliare del 20/02/2019 con la maggioranza dei voti del Centrosinistra per Pianoro e del Gruppo Misto, mentre il Movimento 5 Stelle ha scelto l’astensione.

Tale importo verrà utilizzato per: aumentare la sicurezza stradale intervenendo su alcuni tratti della strada statale della Futa, migliorare la visibilità e l’illuminazione in prossimità di alcuni attraversamenti pedonali presenti sul territorio e potenziare la fruibilità di alcuni punti abbattendo le cosiddette “barriere architettoniche”.   Pertanto, ancora una volta va fatto un plauso ad un’amministrazione virtuosa e organizzata come quella di Pianoro che amministra con attenzione e responsabilità riuscendo ad utilizzare sempre le risorse disponibili.

Va inoltre ricordato, come sottolineato anche dal Sindaco Minghetti, che questi aiuti “una tantum” da parte dell’attuale Governo non danno la possibilità ai comuni di fare una programmazione annuale degli investimenti in modo sistematico cosa che invece era possibile fare con altri piani meglio studiati nei precedenti governi. Piani come il Sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni, che prevedeva un finanziamento triennale a disposizione dei Comuni per interventi sulle scuole, dei quali al momento, dall’attuale governo a conduzione Lega-Movimento 5 stelle, non si hanno più notizie.

I FINANZIAMENTI, QUELLI SERI…

Un piano attraverso il quale sono stati assegnati – attraverso il decreto legge n. 65 del governo di centro sinistra – al Comune di Pianoro oltre 116mila euro utilizzati nell’annualità 2017-2018 con i quali il Comune ha potuto attivare il servizio “Spazio Bimbi” in Ludoteca per due mattine alla settimana, implementare le ore di coordinamento pedagogico, ridurre sensibilmente la retta del nido calcolando in modo più puntuale il contributo per la mensa solo in base alle presenze dei bimbi a scuola e realizzare vari interventi di manutenzione straordinaria sugli edifici scolastici.  per l’annualità 2018-2019 sono stati assegnati ulteriori 95.941 euro che verranno utilizzati quest’anno per continuare ad attuare i servizi precedentemente elencati che in futuro bisognerà capire come poterli mantenere attivi in quanto la terza annualità (2019-2020) prevista dal decreto ad oggi non è ancora stata stanziata dal momento che il Decreto non è stato inserito nella manovra finanziaria dell’attuale governo.

di Francesca Benazzi

 

Franca Filippini: “Valorizziamo quanto abbiamo costruito insieme”

Venerdì 15 febbraio presso il circolo PD di Pianoro Nuovo, Franca Filippini ha annunciato ufficialmente la sua candidatura a correre come Sindaco di Pianoro alle prossime amministrative di maggio. “Ho accettato per spirito di servizio” dice la candidata davanti ad una sala piena di persone che hanno aderito alla cena di autofinanziamento.

Due sono state le parole chiave del suo discorso: sicurezza e impegno.

In tanti anni di amministrazione del centro sinistra, Pianoro ha mantenuto ed implementato i servizi alla persona, tutela delle fasce più deboli. L’amministrazione ha fatto delle scelte importanti di investimento di risorse perla sicurezza dei bambini, delle scuole, per continuare ad erogare servizi di qualità e dare sostegno alle famiglie.

Impegno, non solo della candidata, ma di tutta la platea in sala per affrontare la campagna elettorale ormai alle porte per vincere al primo turno, ma soprattutto per non far perdere ai pianoresi “quello che si è costruito in questi anni”.

Non poteva mancare un sentito ringraziamento di Franca Filippini al Sindaco Gabriele Minghetti, presente alla serata, applaudito da tutta la sala per la serietà della suo operato in questi due mandati.

La caccia a Pianoro e nel Parco dei Gessi, una serata coinvolgente e informativa

Una sala gremita di persone, lunedì 11 febbraio, a Botteghino per l’iniziativa organizzata dalla redazione de “Il Punto” di Pianoro per confrontarsi sul delicato tema della caccia nel comprensorio pianorese e del parco dei Gessi.

Un momento di condivisione e dibattito su un tema di stringente attualità, che presenta risvolti normativi importanti.

Le tematiche trattate durante la serata sono state tante, la dott.ssa Maria Luisa Zanni, funzionaria del Servizio attività faunistico-venatorie e pesca della Regione Emilia-Romagna, ha aperto la serata ricordando come dal 2016 le competenze in materia di caccia sono passate alla Regione, mentre “tutte le competenze degli Enti Parco sono rimasti agli enti che condividono le loro politiche con la Regione”.

Come avviene quindi la definizione degli spazi destinati alla caccia e alla gestione della fauna? “È’ la Regione a definire – ha detto la Zanni – gli obiettivi e tutti i gestori del territorio devono tendere a quegli obiettivi. Sono la Regione e le A.T.C. (ambiti territoriali di caccia) a farsi carico dei danni causati dalla fauna all’interno delle aree protette”.

“Storicamente – ha poi spiegato – tutta la fauna considerata nociva per l’agricoltura e alle attività umane veniva abbattuta, ma alla fine degli anni ‘70 anche in Italia è arrivata una legge a tutela della fauna selvatica. Dopo la seconda guerra mondiale c’è stato un fenomeno migratorio verso la città e la fauna selvatica ha trovato terreno favorevole per proliferare. Recentemente, invece, l’inserimento di specie non autoctone di cinghiale – animali provenienti dall’est che si riproducono più volte all’anno, più grossi e molto resistenti – ha comportato una crescita del numero di capi anche del 250% all’anno, nonostante il Piano Faunistico Venatorio stilato dalla Regione ER ne preveda l’abbattimento di circa 7.000 ogni anno”.

Malgrado le opere di prevenzione e i finanziamenti ingenti, l’impatto distruttivo nelle colture rimane importante e di difficile risoluzione, così come l’aumento degli incidenti stradali causati proprio dagli ungulati.

Durante la serata sono poi intervenuti il Presidente dell’A.T.C. Bologna 2 Sergio Ventura, che ha illustrato le grosse difficoltà di gestione della caccia all’interno delle A.T.C., in quanto la maggior parte delle aziende agricole presenti sul territorio pianorese ricade proprio in questi ambiti e i cacciatori che garantiscono i prelievi sono squadre di volontari che diminuiscono e invecchiano di anno in anno e Fabrizio Lazzarini, proprietario dell’azienda faunistico-venatoria San Salvatore di Casola, che ha illustrato i cambiamenti della fauna locale, i diversi tipi di caccia (stanziale, girata, di selezione) e come questa avviene all’interno della riserva. Lazzarini ha sottolineato che per le aziende faunistico-venatorie sono presenti anche obblighi di miglioramento ambientale.

È stato poi ricordato che la caccia è aperta nel periodo che va dal 15 ottobre al 15 gennaio, ma che la caccia di selezione al cinghiale è aperta tutto l’anno (eccetto da metà marzo a metà aprile), precisando che sul sito delle Regione ER è possibile consultare il Calendario Venatorio.

Per quanto riguarda il Parco dei Gessi e dei Calanchi dell’Abadessa, è intervenuto il Presidente Sandro Ceccoli che ha illustrato la complessa realtà che vede sul proprio territorio più di diecimila residenti ed anche attività antropiche di varia natura, tra cui quelle agricole, sottolineato ulteriormente la difficoltà degli interventi per il contenimento dei danni causati dall’aumento delle specie invasive.

Un intenso dibattito ha fatto seguito alle relazioni. Evidentemente gli obiettivi descritti nel piano faunistico venatorio regionale, approvato lo scorso novembre e che resterà in vigore per i prossimi 5 anni, per il raggiungimento della cosiddetta “soglia di danno tollerabile”, allo stato attuale dell’arte sono ancora lontani dall’essere raggiunti. In particolare il Parco dei Gessi si è dato come obiettivo il raggiungimento di massimo 2 capi per mq (per un totale di 100 capi nel suo areale); tutti i relatori hanno convenuto sul fatto che per il raggiungimento degli obiettivi l’azione coordinata risulta di fondamentale importanza, serve la collaborazione di tutti gli enti operanti sul territorio. La regione Emilia-Romagna inoltre sta collaborando da tempo con le Università al fine di elaborare metodi di prevenzione che possano essere alternativi e meno invasivi della caccia come la sterilizzazione delle femmine, metodi che ad oggi però risultano ancora in fase di studio.

Come redazione de Il Punto ci prefiggiamo di dare un seguito alla serata, monitorando l’effettivo raggiungimento degli obiettivi, e di coinvolgere altri portatori di interessi per l’organizzazione di un’altra iniziativa per un’analisi della tematica a 360 gradi.

Anna Filippini ci ha lasciato

Ci ha lasciato nei giorni scorsi Anna Filippini in Paolini (classe 1935), ha lottato contro il suo male come una vera guerriera, come solo lei sapeva fare, perché era troppo tenace per potersi arrendere senza combattere fino alla fine.

La nostra Anna è stata una donna forte e determinata, allegra e spiritosa, di quelle donne che adesso definiamo con un po’ di nostalgia “di una volta”, che sapevano fare qualsiasi cosa; che si occupavano della casa e dei figli, spesso lavorando in campagna o in fabbrica; donne che hanno condotto una vita dura, senza troppi agi. Una vita che le ha forgiate nel carattere e nello spirito e che proprio per questo avevano tanto da insegnare alle giovani generazioni.

È stata una moglie, una madre e una nonna attenta e affettuosa, una gran lavoratrice e soprattutto un’eccellente cuoca, sempre in prima linea nelle battaglie politiche, nelle campagne elettorali e soprattutto nell’auto-finanziamento del partito; quando si trattava di inforcare il grembiule e mettersi ai fornelli, che si trattasse di feste di Partito, di Libera, del sindacato, della pubblica assistenza o di qualsiasi festa del proprio paese, non importava, lei era sempre presente con dedizione, sudore e impegno, senza mai risparmiarsi.

La Redazione del Punto, il Sindaco e l’Unione Comunale del PD Pianorese esprimono vicinanza e le loro più sentire condoglianze al marito Carlo, alle figlie Prisca e Donatella e a tutta la sua bellissima famiglia; la “Festa del Botteghino” non sarà più la stessa senza di lei; la tristezza e il vuoto che lascia una persona così vengono compensati solo in parte dalle esperienze condivise e dai tanti momenti passati al suo fianco.

Il funerale si svolgerà Venerdì 15 Febbraio alle ore 14.30 presso la chiesa di San Salvatore di Casola (Botteghino). La camera mortuaria sara aperta al Sant’Orsola dalle 12 alle 13.30.

Ciao cara Anna e grazie per tutto quello che ci hai insegnato, ti vogliamo ricordare felice mentre in giardino poti le tue amate rose e canticchi una vecchia canzone di gioventù, con i pronipoti che ti giocano attorno all’ombra della magnolia.

 

Nella foto Anna Filippini insieme al sindaco Gabriele Minghetti

1 2 3