Intervista ad alcuni commercianti di Pianoro

Massimo Bena e sua moglie Giulia, Trattoria Da Massimino a Pianoro

Perché avete scelto di vivere a Pianoro?

Massimo: prima di arrivare a Pianoro ho lavorato in giro per l’Italia, il ristorante “Vanes” a Livergnano, gestito dal 2009 al 2013, è stata la prima esperienza come attività in proprio, avevamo una bella cucina e un’enorme veranda. Siamo arrivati a Pianoro grazie al Comune che ci ha cercati per chiederci di venire ad aprire un ristorante qui nel nuovo centro: è nato “Da Massimino”; senza l’aiuto del Comune forse non saremmo riusciti a venire qui, abbiamo fatto una scommessa assieme all’amministrazione che ha creduto in noi. Scommessa vinta!

Giulia: io abito a Rastignano da quando avevo 18 anni, Massimo è arrivato a Pianoro per amore, e assieme abbiamo avviato la nostra attività lavorativa e abbiamo scelto Pianoro .

Perché state bene a Pianoro? Cosa vi piace del Comune?

La qualità di vita di Pianoro ha fatto sì che comprassimo l’attività qui, per noi che abbiamo dei bambini è un territorio impagabile. Del nostro Comune ci piace il poter vivere circondati dal verde, è una città a misura d’uomo, c’è tutto quello che cerchi, non manca quasi nulla e anzi offre molti servizi.

Cosa vi piacerebbe che facesse di più il Comune in termini di servizi?

Secondo noi quel che manca è il controllo sui ragazzini un po’ più vivaci, più educazione civica rivolta ai ragazzi, più controlli da parte delle forze dell’ordine; mi piacerebbe che il nuovo centro fosse mantenuto più pulito. Vorremmo inoltre un servizio pubblico più attivo, attraverso un incremento delle corse di treni e autobus perché dopo le 7 di sera non ci sono più corse.

Il 26 maggio si vota per il rinnovo della carica di Sindaco e dell’amministrazione comunale, cosa vi aspettate da queste elezioni?

Vorrei un sindaco più presente. Ultimamente, per esempio, hanno tolto molti giochi al parco.

Beniamino Baleotti, proprietario Atelier Il Re della Sfoglia, piazza dei Martiri a Pianoro

Come mai ha scelto di aprire la sua attività a Pianoro?

Abito sulle colline di Pianoro con la mia famiglia da più di 30 anni, è un posto magnifico dove stare in maniera comoda e sana; ho deciso di aprire qui la mia attività perché innanzitutto a Pianoro mancava un pastificio e poi perché è importante mantenere e dare continuità alla tradizione bolognese e alle nostre arti; ormai si trovano solo prodotti industriali, il prodotto fatto al mattarello come si faceva una volta è difficile da trovare. L’idea ha funzionato molto, in più, avendo la vetrina proprio sulla piazza del paese la gente che passa si ferma incantata a guardare quest’arte della pasta fatta al mattarello; mi sembra davvero una cosa buona aver potuto aprire un negozio in piazza, dopo un anno la gente è contenta e io sono soddisfatto.

Si trova bene a Pianoro? C’è qualcosa che le piace particolarmente del Comune e del territorio?

Sì, a Pianoro si sta bene, mi piace molto il territorio collinare, il verde, la vivibilità e anche la sicurezza; la parte nuova del centro ha dato sicuramente un tocco in più al paese, anche per i giovani e per una rinascita generale del Comune.

C’è qualcosa che le piacerebbe venisse fatto dal Comune su Pianoro, qualche idea in particolare che le piacerebbe venisse realizzata dalla futura amministrazione comunale?

Mi piacerebbe che venissero incentivati nuovi progetti per il mantenimento delle tradizioni dei nostri territori ma che allo stesso coinvolgessero le giovani generazioni, sia come clienti che come imprenditori, magari agevolando l’imprenditoria giovanile: progetti che sponsorizzassero maggiormente le attività presenti sul nostro territorio favorendo il turismo enogastronomico, cercando di spingere sulle nostre aziende locali, raccontarle e cercare di fare più aggregazioni fra i vari produttori locali con ristoratori e negozianti. Mi piacerebbe anche organizzare un “festival della sfoglia” coinvolgendo le eccellenze della pasta fatta in casa nel bolognese e anche quelle italiane per portare la sfoglia in strada.

Massimo di Lucca , Tabaccheria della Piazza, piazza dei Martiri a Pianoro

Come mai ha scelto Pianoro?

Mi sono trasferito a Pianoro con i miei genitori nel 1981; ho scelto di continuare a vivere qui perché è un paesino accogliente dove si vive bene e anche ben servito dai mezzi pubblici, inoltre ho trovato lavoro qui e per questo ho deciso di non spostarmi.

Perché sta bene a Pianoro?

La qualità della vita è abbastanza buona e andare a cercare altrove quello che posso trovare a Pianoro non aveva senso anche perché avere il lavoro vicino a casa è impagabile.

Quando ha deciso di trasferire la sua attività commerciale da Carteria avrebbe potuto fare un’altra scelta e andare verso Bologna: ha scelto di rimanere nel Comune di Pianoro.

Sì, la scelta è stata dettata dal fatto della vicinanza a casa e dalla possibilità di poter rilavare una tabaccheria nella piazza del centro di Pianoro, una posizione molto favorevole.

C’è qualcosa che le piace particolarmente del Comune a livello di servizi?

Mi trovo abbastanza bene con tutto, credo che la qualità della vita a Pianoro sia piuttosto elevata ma c’è sempre la possibilità di migliorare come in tutte le cose, però guardandoci intorno possiamo ritenerci fortunati.

Cosa le piacerebbe che facesse il Comune di Pianoro per migliorare in termine di servizi?

Coinvolgere maggiormente la cittadinanza attraverso i social network e delle app specifiche per far sì che i problemi emergano più in fretta e compatibilmente con le disponibilità economiche del Comune poter intervenire in maniera più tempestiva.

Non essendo residente nel Comune di Pianoro ma avendo un’attività commerciale sul territorio cosa si aspetti dalle prossime elezioni amministrative?

Non voto a Pianoro ma da quando sono qui ho notato che le amministrazioni che si sono susseguite hanno sempre cercato un dialogo con la cittadinanza cercando di coinvolgerla, risolvere le problematiche e migliorare, anche sbagliando a volte, ma solo chi non lavora non sbaglia: secondo me tutte le amministrazioni in questi anni hanno sempre fatto bene, spero che si continui con questa linea.