Franca Filippini, candidata sindaco PD: “L’impegno per una Pianoro ancora più bella”

Conosciamo meglio la candidata Sindaco del PD, Franca Filippini che abbiamo avuto l’occasione di incontrare per una lunga chiacchierata.

Cittadina pianorese per nascita, residente sul territorio da sempre, vive in Val di Zena con la famiglia (e un cane). Attualmente Vicesindaco e Assessore all’Istruzione e Servizi educativi per l’infanzia e al Commercio di vicinato e già consigliere comunale: si direbbe che l’esperienza non le manca…

Voglio affermare innanzitutto che è un onore essermi prestata al servizio dei cittadini nell’amministrazione comunale in questi anni: l’esperienza amministrativa, è quello che posso portare come “valore aggiunto”. Avere la conoscenza del territorio e dell’istituzione in sé e del suo funzionamento è sicuramente importante, così come lo sono le competenze acquisite. Amministrare, in fondo, significa operare per il bene della comunità e del nostro territorio, mettersi al servizio dei cittadini e cercare di garantire loro la miglior qualità possibile dei servizi. Azione che, naturalmente, si traduce poi in qualità della vita, non lasciando indietro nessuno, seguendo i valori che hanno da sempre contraddistinto la realtà pianorese e che oggi dobbiamo stare attenti a dare per scontati nel Paese: solidarietà, pace, integrazione, educazione, lotta alla violenza e alle discriminazioni.

Siccome ha citato l’educazione: ci può dire in questi anni cosa si è realizzato in questo ambito?

In questi anni abbiamo lavorato per personalizzare il più possibile le rette dei nostri servizi scolastici e della mensa, in modo da poterle legare alla fruizione effettiva del servizio: se un bambino si assenta svariati giorni perché ammalato, ad esempio, la famiglia a fine mese avrà uno sgravio della retta.

Abbiamo recentemente aperto il nido part-time anche a Pianoro Nuovo (prima era presente solo a Rastignano) e un nuovo servizio in via sperimentale che intenderemo implementare e rendere strutturale: si tratta dello “Spazio bambini”, presso la ludoteca, con la presenza di un’educatrice dedicata due giorni a settimana: lo scopo è, naturalmente, quello di aiutare le famiglie offrendo uno spazio adatto e specifico per la socializzazione dei bambini, offrendo loro momenti di cura ed educazione anche non in presenza dei genitori.

Non dimentichiamo il Piano dell’Offerta Territoriale, che il comune ha messo a disposizione delle scuole: si tratta di progetti integrativi delle proposte didattiche realizzati anche grazie al contributo di associazioni e realtà locali, volti ad ampliare ed approfondire la conoscenza del territorio e alla formazione di una cittadinanza attiva fin dall’infanzia.

Una domanda personale: sente la pressione e la responsabilità della sfida?

Certamente, infatti la disponibilità in tal senso non l’ho data a cuor leggero e la notte dopo l’ufficialità della notizia non ho chiuso occhio. Ma la responsabilità non è solo della sfida, è anche e soprattutto per il ruolo. Abbiamo avuto un sindaco che ha amministrato con azioni, uno stile ed una presenza che sarà difficile eguagliare. Ho sempre preso degli impegni mettendomi a disposizione in prima persona e in maniera seria; mi approccio alla candidatura con spirito e voglia di imparare perché c’è sempre da imparare, nonostante quello che posso aver acquisito fin qui. Sono consapevole del fatto che si debbano mettere a disposizione le migliori forze e competenze e che, come ci ha insegnato chi ha amministrato dal dopoguerra ad oggi, è importante costruire un programma ed una conseguente azione amministrativa insieme: credo fermamente nel lavoro di squadra, rifiuto l’idea dell’uomo solo al comando. Infatti, al mio fianco nella squadra sono orgogliosa di poter dire che avrò Marco Zuffi, 30 anni, consigliere comunale durante i mandati di Gabriele (Minghetti ndr), delegato all’Unione Savena Idice. Sono certa che insieme a lui sapremo proseguire nel solco già tracciato.

Con quali idee vi presenterete ai pianoresi? In che direzione orienterete la vostra azione amministrativa nei prossimi anni?

Senza dubbio la nostra azione amministrativa sarà nel solco di quei valori fondamentali citati prima, nel rispetto della Costituzione, di quanto messo in campo o iniziato dall’amministrazione attuale. Penso, ad esempio, al completamento delle opere necessarie per una mobilità di qualità (dal completamento del secondo stralcio del Nodo di Rastignano) sia per i cittadini che per le numerose attività produttive del territorio, all’incremento del trasporto pubblico su ferrovia (attuazione del PUMS -Piano Urbano della Mobilità Sostenibile- della Città Metropolitana di Bologna), al completamento della pista ciclabile.

Penso alla prosecuzione di tutte le iniziative e i progetti contro la violenza di genere, a quelli in collaborazione con le biblioteche per persone di ogni età, al contributo enorme dato dalle molte associazioni del territorio. Un patrimonio inestimabile. E questo solo per citarne alcune. Non da ultimo: mantenere attenzione e fare ogni sforzo possibile perché a tutti cittadini vengano date le stesse opportunità di condurre una vita in salute e dignitosa, senza lasciare indietro nessuno. Questo è stato uno sforzo fatto durante tutti questi anni, ma sicuramente non ci si può fermare. I bisogni sociali sono in costante crescita (non solo su questo territorio, ma a livello nazionale) ed è nostro dovere dare risposte ai cittadini con azioni concrete che garantiscano (per quanto attiene alle competenze dell’ente locale) lo sviluppo di ognuno in libertà ed uguaglianza e che facciano sentire tutti partecipi e ciascuno parte di una stessa comunità.

Naturalmente, dovremo riuscire a cogliere i nuovi e sempre diversi bisogni dei cittadini. Continuità da un lato, mantenendo il buon governo avuto finora, ma rinnovamento dall’altro. Credo che la tutela e la sostenibilità ambientale giocheranno un ruolo importante: abbiamo la fortuna di abitare in un territorio che ci offre paesaggi spettacolari e molte persone chiedono ulteriore valorizzazione per poterne fruire in armonia con la natura, ad esempio.

Si parla tanto di cambiamento. Spesso è un cambiare “per cambiare”. Cosa ne pensa?

Il cambiamento ha senso quando esiste qualcosa da cambiare radicalmente. Sicuramente non tutto è perfetto, a Pianoro come altrove, ma sfido chiunque a contestare il livello di servizi che l’amministrazione comunale ha sviluppato negli anni. Sono servizi per la popolazione che abbiamo pensato e gestito e vorremmo continuare a fare, rinnovandoci negli strumenti e nelle proposte ma con la consapevolezza di quanto c’è, grazie all’amministrazione comunale, nel nostro territorio.

Quindi ritengo, forse con un filo di arroganza, che il cambiamento a Pianoro sia un rischio enorme. Quello che si corre tra un buon governo, seppur con margini di miglioramento, e un punto di domanda. Un’incognita, nella migliore delle ipotesi…

 

Sara Lattanzio