Nodo di Rastignano, nel 2019 sarà realtà

“Il cantiere più brigoso, sfortunato e problematico che abbiamo avuto in questi anni”. Così Raffaele Donini, assessore regionale ai trasporti e alla rete infrastrutturale, ha sintetizzato la situazione sul nodo di Rastignano, la bretella che dovrebbe collegare il Fondovalle Savena alla viabilità veloce bolognese e che riguarda direttamente il nostro territorio.

“Per non tacere le difficoltà – ha spiegato Donini – non ci si deve dimenticare il fatto che il cantiere sta andando avanti. Dopo l’anno perso per il disinnesco di una bomba, c’è stato anche il fallimento di un’impresa impegnata nel cantiere. Insomma, l’opera sarà finita entro la fine del 2019 e non, come originariamente previsto entro la metà del 2017”. Nessuno scandalo, però, secondo Donini, perché non va dimenticato “che questa è un’opera attesa da 30 anni (forse anche di più) e che noi abbiamo attivato e cantierato in un percorso non scontato”.

C’è però anche un importante lavoro fatto sui finanziamenti, per mettere al sicuro non solo il primo stralcio ma anche i successivi. “Non avremmo firmato il patto per il Passante di mezzo di Bologna se non ci fosse stata la certezza del finanziamento del secondo Lotto di Rastignano per circa 30 milioni – ha infatti aggiunto Donini -. Quindi nel 2019 non avremo solo il primo stralcio concluso ma anche il progetto definitivo del secondo stralcio e forse anche qualcosa di più, in modo da avere un cantiere che magari dura per altri anni ma che finalmente finisce completamente il nodo”.

Donini ha poi chiarito come anche dalla revisione del tracciato sono nate le difficoltà e l’allungamento delle tempistiche è diretta conseguenza. Un lungo lavoro partecipato da cittadini e istituzioni che ha portato a concludere diversi accordi e ad avere oggi finanziati e in parte cantierati molti progetti di riduzione del traffico nell’area bolognese. Ora la preoccupazione è che “il governo voglia bloccare tutto”, ha affermato l’assessore regionale.